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SAFEGUARDING

In corso di realizzazione e attivazione del servizio.

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SAFEGUARDING CENTRO NUOTO TORINO

  • In ottemperanza al D.Lgs. 36/2021, al D.Lgs. 39/2021 e alla Delibera n. 255 del 25/07/2023 del C.O.N.I., il Centro Nuoto Torino sta attivando un servizio dedicato alla segnalazione di episodi di abusi, violenze e discriminazioni, con particolare attenzione alla protezione dei minori. Questo sistema è stato implementato per prevenire e combattere qualsiasi forma di comportamento scorretto o lesivo dell’integrità fisica e morale degli atleti, come stabilito dall’art. 33, comma 6 del D.Lgs. 36/2021.
  • Chiunque frequenti gli impianti del Centro Nuoto Torino potrà denunciare episodi di abuso, violenza o discriminazione subiti personalmente o a danno di terzi, sia all’interno dell’impianto che durante le attività sportive. È possibile inoltre segnalare eventi verificatisi in occasione di gare, campionati o allenamenti, anche al di fuori delle strutture della Società.

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA DI CENTRO NUOTO TORINO

  1. Obiettivi del Modello

Il presente Modello Organizzativo e di Controllo è stato sviluppato da S.S.D. Dinamica per prevenire, gestire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nell’ambito delle discipline sportive praticate, in particolare nuoto e pallanuoto agonistica. Le nostre misure si basano sulle disposizioni del D.Lgs. 36/2021D.Lgs. 39/2021, la Delibera del CONI n. 255 del 25/07/2023, e le Linee Guida della FIN (Federazione Italiana Nuoto).

Gli obiettivi principali del Modello sono:

  • Garantire un ambiente sportivo sicuro per tutti i tesserati, con particolare attenzione alla tutela dei minori.
  • Prevenire e contrastare comportamenti abusivi, violenti o discriminatori, in linea con i valori di rispetto, inclusione e parità.
  • Promuovere la consapevolezza sui diritti e doveri dei tesserati, garantendo un ambiente che valorizzi l’integrità fisica e psicologica di tutti i partecipanti.
  • Assicurare il rispetto dei valori sportivi, prevenendo ogni comportamento lesivo della dignità e dei diritti individuali.
  • Monitorare e correggere le criticità attraverso un sistema di segnalazione sicuro, garantendo una gestione tempestiva ed efficace delle segnalazioni.
  1. Ambito di applicazione

Il Modello si applica a tutti coloro che partecipano o collaborano, a qualsiasi titolo, alle attività sportive organizzate da S.S.D. Dinamica, con particolare attenzione a:

  • Atleti, inclusi i minori e gli atleti vulnerabili.
  • Tecnici, allenatori e dirigenti.
  • Personale di supporto: volontari, collaboratori, personale sanitario.
  • Genitori o tutori legali che partecipano o assistono alle attività.

Le discipline sportive praticate da Centro Nuoto Torino includono nuoto e nuoto artistico, ma il Modello è applicabile a qualsiasi attività o evento sportivo organizzato o sponsorizzato dalla società, sia a livello locale che nazionale, e include anche trasferte, gare e competizioni.

  1. Prevenzione e Gestione del Rischio

3.1. Misure preventive

  • Codice di condotta: Il codice di condotta da Centro Nuoto Torino stabilisce i principi etici a cui devono conformarsi tutti i tesserati, promuovendo il rispetto della dignità personale e proibendo qualsiasi forma di abuso, violenza e discriminazione. Il codice vieta il contatto fisico non necessario e l’uso improprio dell’autorità da parte di dirigenti e tecnici.
  • Formazione obbligatoria e continua: Tutti i tecnici, dirigenti e collaboratori sono tenuti a partecipare a corsi di formazione annuale obbligatori in materia di safeguarding, tutela dei minori e prevenzione degli abusi, secondo le linee guida emanate dalla FIN. La formazione sarà estesa anche ai genitori e ai tutori legali per creare un ambiente collaborativo e informato.
  • Convenzioni e patti di corresponsabilità: Verranno stabiliti accordi di corresponsabilità tra tecnici, atleti e famiglie, che regolamenteranno il rispetto dei diritti e dei doveri reciproci. Tali patti promuovono una comunicazione aperta e trasparente tra tutti gli attori coinvolti, in particolare nelle attività riguardanti i minori.
  • Monitoraggio degli spazi sensibili: Gli spogliatoi, le docce e altre aree a rischio saranno costantemente monitorati. Saranno istituiti turni e sistemi di controllo per evitare situazioni che potrebbero facilitare contatti inappropriati o atti lesivi della dignità degli atleti. L’accesso a queste aree sarà regolamentato e limitato.

3.2. Identificazione delle aree di rischio

  • Spogliatoi e docce: Questi spazi, spesso soggetti a episodi di vulnerabilità, saranno supervisionati da personale appositamente formato per prevenire abusi. Verranno definite fasce orarie per l’utilizzo sicuro e separato degli spazi per i minori.
  • Viaggi e trasferte: Le trasferte degli atleti minorenni saranno sempre supervisionate da due adulti, garantendo che le soluzioni logistiche siano condivise con chi esercita la responsabilità genitoriale. Le politiche di safeguarding verranno applicate anche al di fuori delle strutture, durante eventi sportivi e competizioni.
  • Trattamenti sanitari: Ogni contatto fisico necessario, come trattamenti fisioterapici o visite mediche, sarà sempre eseguito in presenza di una terza persona. I genitori dei minori avranno il diritto di assistere e monitorare tali sessioni per garantire la massima trasparenza.
  • Interazioni digitali: Le comunicazioni tra tecnici e atleti minori avverranno sempre in presenza di un adulto responsabile o tramite canali trasparenti e controllati. È vietato l’uso di social network o messaggi privati tra tecnici e atleti minorenni senza il coinvolgimento di genitori o tutori legali.
  1. Sistema di segnalazione

Centro Nuoto Torino ha implementato un sistema di segnalazione sicuro e riservato per permettere a tutti i tesserati, atleti e collaboratori di denunciare episodi di abuso, violenza o discriminazione:

  • Canali di segnalazione:
    • Modulo online riservato: accessibile dal sito web ufficiale della società per permettere segnalazioni anche anonime.
    • Cassetta per segnalazioni: situata presso la sede della società per segnalazioni fisiche.
    • Indirizzo e-mail e cell. dedicato: gestito dal Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per ricevere segnalazioni confidenziali.
  • Gestione delle segnalazioni: Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni............in corso di definizione...................................., sarà responsabile della gestione delle segnalazioni. Il sistema garantisce che tutte le segnalazioni siano trattate con riservatezza e tempestività, senza divulgare informazioni sensibili.
  • Comunicazione alle autorità competenti: Le segnalazioni che implicano violazioni gravi saranno immediatamente trasmesse al Responsabile Federale delle Politiche di Safeguarding della FIN e, se necessario, all’Ufficio del Procuratore Federale.
  1. Gestione delle segnalazioni
  • Riservatezza assoluta: Le segnalazioni saranno trattate con la massima riservatezza per proteggere sia il segnalante che le vittime, garantendo la privacy e la sicurezza delle informazioni condivise.
  • Tempi di risposta rapidi: Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni fornirà una prima risposta entro 48 ore dalla ricezione della segnalazione, e stabilirà le azioni da intraprendere entro 7 giorni.
  • Tutela dei segnalanti: Viene garantita la protezione dei tesserati che effettuano segnalazioni da qualsiasi forma di vittimizzazione o ritorsione. Chi denuncia in buona fede sarà tutelato anche nel caso in cui le accuse non vengano confermate.
  1. Diritti e doveri dei tesserati
  • Diritto alla protezione: Ogni tesserato ha il diritto di essere trattato con rispetto e dignità e di essere protetto da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione. Il diritto alla salute e al benessere psicofisico degli atleti è prioritario rispetto a qualsiasi risultato sportivo.
  • Diritto alla sicurezza: Gli atleti, in particolare i minori, hanno diritto a un ambiente sicuro in cui praticare lo sport, senza rischi di abusi o maltrattamenti.
  • Doveri dei tesserati:
    • Rispettare il codice di condotta della società e trattare tutti con rispetto e lealtà.
    • Segnalare episodi di abuso, violenza o discriminazione al Responsabile designato.
    • Mantenere un comportamento adeguato, astenendosi dall’utilizzo di linguaggi inappropriati o atteggiamenti lesivi della dignità altrui.
  1. Doveri dei dirigenti sportivi e tecnici
  • Tutela continua: Dirigenti e tecnici sono tenuti a garantire un ambiente sicuro, evitando qualsiasi forma di contatto fisico non necessario e promuovendo una cultura del rispetto e della collaborazione tra gli atleti.
  • Ruolo educativo: Tecnici e dirigenti devono non solo promuovere le prestazioni sportive, ma anche educare gli atleti ai valori del rispetto reciproco, della correttezza e del fair play.
  • Segnalazione obbligatoria: I dirigenti e i tecnici hanno l’obbligo di segnalare tempestivamente qualsiasi comportamento che possa esporre gli atleti, in particolare i minori, a rischi di abuso, violenza o discriminazione.
  1. Misure di inclusione e parità di genere
  • Uguaglianza e diversità: Centro Nuoto Torino promuove attivamente la parità di genere e l’inclusione di tutti i tesserati, indipendentemente da età, etnia, orientamento sessuale o condizioni personali. L’obiettivo è creare un ambiente in cui ogni atleta si senta valorizzato e rispettato.
  • Sensibilizzazione sui disturbi alimentari: Verrà implementato un programma di sensibilizzazione sui disturbi alimentari in collaborazione con specialisti in nutrizione sportiva, con particolare attenzione agli atleti adolescenti. Saranno forniti strumenti educativi per riconoscere e prevenire tali problematiche.
  1. Monitoraggio e valutazione
  • Valutazione annuale: Centro Nuoto Torino condurrà una revisione annuale delle politiche di safeguarding, con l’obiettivo di identificare criticità e apportare miglioramenti. Il monitoraggio continuo garantirà l’efficacia delle misure adottate e il rispetto delle normative vigenti.
  • Audizioni e ispezioni: Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e il Responsabile Federale delle Politiche di Safeguarding avranno diritto di accesso alle strutture e alle informazioni per effettuare controlli periodici e ispezioni senza preavviso.
  1. Diffusione delle politiche di safeguarding
  • Pubblicità e accessibilità: Le politiche di safeguarding saranno rese disponibili attraverso vari canali di comunicazione, tra cui il sito ufficiale della società e documenti cartacei presso la sede. Tutti i tesserati verranno informati al momento dell’iscrizione delle procedure per segnalare abusi e comportamenti lesivi.
  • Aggiornamenti periodici: Le politiche saranno aggiornate annualmente sulla base delle raccomandazioni della FIN e del Responsabile Federale per garantire che le misure adottate siano sempre in linea con le migliori pratiche.

 Chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva è tenuto a rispettare i predetti diritti dei tesserati:

  • Art 1. Diritto fondamentale dei tesserati è quello di essere trattati con rispetto e dignità, nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei tesserati costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo.
  • Art 2. Il Centro Nuoto Torino adotta tutte le misure più idonee per assicurare l’effettività dei diritti di cui al comma precedente e le relative tutele, con particolare riguardo alla tutela dei minori ed uniforma la propria organizzazione, ivi comprese le articolazioni territoriali nonché gli organi e le strutture federali, ai Principi Fondamentali di cui all’art. 1.
  • Art 3.Il Centro Nuoto Torino previene e contrasta ogni forma di abuso, violenza o discriminazione nei confronti dei tesserati, in particolare se minori. A tal fine, informano i tesserati dei rispettivi diritti, favoriscono la diffusione delle politiche di safeguarding del Il Centro Nuoto Torino. e adottano misure e procedure per assicurare l’efficacia di tali politiche, anche mediante la formazione di lavoratori, collaboratori e volontari che, a qualsiasi titolo e ruolo, sono coinvolti nell’attività sportiva e sono a contatto con gli atleti.
  • Art 4. Il Centro Nuoto Torino nonché tesserati e soci si conformano alle disposizioni legislative di cui al D.Lgs. N. 36 del 28 febbraio 2021, al D.Lgs. N. 39 del 28 febbraio 2021 ed alle disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. in materia e adottano ogni necessaria misura per favorire il pieno sviluppo fisico, emotivo, intellettuale e sociale dell’atleta, la sua effettiva partecipazione all’attività sportiva nonché la piena consapevolezza di tutti i tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele.

COMPORTAMENTI PREVENUTI E CONTRASTATI:

Ogni condotta di abuso, violenza o discriminazione, comunque consumata, in ogni forma, anche omissiva, o commissiva mediante omissione, e/o modalità, di persona o tramite modalità telematiche, informatiche, sul web, attraverso messaggi, e-mail, social network, o altro canale di comunicazione, blog, o programmazione o alterazione di sistemi di intelligenza artificiale ed altre tecnologie informatiche.

FATTISPECIE DI ABUSI, VIOLENZA E DISCRIMINAZIONE A TITOLO ESEMPLIFICATIVO:

ABUSO PSICOLOGICO

Qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali.

ABUSO FISICO

Qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tanto da compromettergli una sana e serena crescita. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata, come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica, oppure forzare all’allenamento atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti, nonché nell’uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi. In tale ambito rientrano anche i comportamenti che favoriscono il consumo di alcool e/o di sostanze comunque, vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;

MOLESTIA SESSUALE

Qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti una grave noia, fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale,

ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante.

ABUSO SESSUALE

Qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto, o con contatto e considerata non desiderata, nel caso il tesserato sia minore anche nel caso quest’ultimo sia consenziente, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel

costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati.

NEGLIGENZA

Mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente documento, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato.

INCURIA

Abbandono del minore, la mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo.

ABUSO DI MATRICE RELIGIOSA

Impedimento, condizionamento o limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume.

BULLISMO E CYBERBULLISMO

Qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima).

COMPORTAMENTI DISCRIMINATORI

Qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status social-economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

 

Doveri e obblighi dei tesserati:

  • Comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntate al rispetto nei confronti degli altri tesserati;
  • Astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
  • Garantire la sicurezza e la salute degli altri tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro, accogliente e inclusivo;
  • Impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri tesserati nei percorsi educativi e formativi;
  • Impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
  • Instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidatala cura degli atleti ovvero loro delegati;
  • Prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;
  • Affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;
  • Collaborare con gli altri tesserati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);
  • Segnalare senza indugio al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

Doveri e obblighi dei dirigenti sportivi e tecnici:

  • Agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
  • Astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei tesserati, specie se minori;
  • Contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, in particolare se minori;
  • Evitare ogni contatto fisico non necessario con i tesserati, in particolare se minori;
  • Promuovere un rapporto tra tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
  • Astenersi dal creare situazioni di intimità con il tesserato minore;
  • Porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
  • Comunicare e condividere con il tesserato minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
  • Astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il tesserato minore, anche mediante social network;
  • Interrompere senza indugio ogni contatto con il tesserato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il «Responsabile contro abusi»;
  • Impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
  • Segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti loro affidati;
  • Dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;
  • Sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei tesserati;
  • Conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
  • Astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati;
  • Segnalare senza indugio al «Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni» situazioni, anche potenziali, che espongano i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

Diritti, doveri e obblighi degli atleti:

  • rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
  • comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e ai tecnici e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri atleti;
  • comunicare a dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
  • prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri atleti;
  • rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri atleti e, più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive;
  • rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici;
  • mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri atleti e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
  • riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero ai loro delegati;
  • evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
  • astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima proprio o ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al «Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni»;
  • segnalare senza indugio al «Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni» situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pericolo o pregiudizio.

Con questo Modello Organizzativo e di Controllo, Il Centro Nuoto Torino si impegna a garantire un ambiente sportivo sicuro, inclusivo e rispettoso, conforme alle normative nazionali e alle linee guida della FIN, promuovendo i valori etici dello sport e il benessere dei propri tesserati.

  • Safeguarding per Il Centro Nuoto Torino: Resp. Sig.  .... in corso di definizione ...   Contatto mail: ................................. – cell. .......................

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