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Il 23 dicembre la Coppa Brema 2018. Venerdì le formazioni CNT.

Domenica 23 dicembre presso il Palazzo del Nuoto di Torino andrà in scena la Coppa Brema 2018 (sotto una sintesi storica della tragedia di Brema), manifestazione di squadra valida per l'ammissione alla fase finale nazione dei Campionati di Serie A1 (1°-8°) e Serie A2 (9°-16°), tutti gli amici del Centro Nuoto Torino sono invitati in tribuna al Palazzo del Nuoto per sostenere la squadra. Fra un paio di giorni seguirà la lista degli atleti convocati con gli orari della manifestazione. 

ORARI - FORMAT

domenica mattina
- Riscaldamento unico: ore 8.30-9.15
- Inizio gare: ore 9.30

domenica pomeriggio
- Riscaldamento unico: ore 15.00-15.45
- Inizio gare: ore 16.00

- 1° turno (a partire dalle 9.30): 200 misti F / 400 stile libero M / 200 stile libero F / 100 farfalla M / 100 rana F / 200 rana M / 100 dorso F / 200 dorso M / 200 farfalla F / 100 stile libero M / 50 stile libero F / 400 misti M / 800 stile libero F / 4x100 misti M / 4x100 stile libero F

- 2° turno (a partire dalle 16, analogo a quello del mattino con gare maschili e femminili invertite): 200 mx M / 400 sl F / 200 sl M / 100 fa F / 100 ra M / 200 ra F / 100 do M / 200 do F / 200 fa M / 100 sl F / 50 sl M / 400 mx F / 1500 sl M / 4x100 mx F / 4x100 sl M

Elenco società e esito del sorteggio per l'assegnazione delle corsie per la prima coppia di gare. Le corsie ruotano in senso crescente dopo ogni coppia di gare

 1ª serie
Libertas Nuoto Novara corsia 1
Centro Nuoto Torino corsia 2
CSR Granda corsia 3
Rari Nantes Torino corsia 4
Safa 2000 corsia 5
UISP River Borgaro corsia 6
Dynamic Sport corsia 7
Sisport Spa corsia 8

2ª serie
Swimming Club Alessandria corsia 2
Nuotatori Canavesani corsia 3
Vivsport Fossano corsia 4
Vigili del Fuoco Salza corsia 5
Libertas Nuoto Chivasso corsia 6
Aosta Nuoto corsia 7

3ª serie
Nuoto Club Montecarlo corsia 3
Asti Nuoto corsia 4
VO2 Nuoto Torino corsia 5


Settore maschile

1ª serie
Asti Nuoto corsia 1
Rari Nantes Torino corsia 2
Libertas Nuoto Novara corsia 3
Centro Nuoto Torino corsia 4
Dynamic Sport corsia 5
Sisport Spa corsia 6
CSR Granda corsia 7
Safa 2000 corsia 8

2ª serie
Vivisport Fossano corsia 2
Vigili del Fuoco Salza corsia 3
Libertas Nuoto Chivasso corsia 4
Swimming Club Alessandria corsia 5
Blu Sport corsia 6
UISP River Borgaro corsia 7

3ª serie
VO2 Nuoto Torino corsia 3
Aosta Nuoto corsia 4
Nuoto Club Montecarlo corsia 5

COPPA BREMA SU FEDERNUOTO - INFO 

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE 

MATTINO     POMERIGGIO  
Riscaldamento      Riscaldamento   
Inizio gare     Inizio gare  
200 mx D     200 mx U  
400 sl M     400 sl D  
200 sl D     200 sl U  
100 fa U     100 fa D  
100 ra D     100 ra U  
200 ra U     200 ra D  
100 do D     100 do U  
200 do U     200 do D  
200 fa D     200 fa U  
100 sl U     100 sl D  
50 sl D     50 sl U  
400 mx U     400 mx D  
800 sl D     1500 sl U  
4x100 mx U     4x100 mx D  
4x100 sl  D     4x100 sl  U  

 

PERCHÈ LA BREMA - Riscostruzione storica della tragedia di Brema.

Con l’arrivo del mese di dicembre, si avvicina la fatidica data in cui si “scende in acqua” per i concentramenti regionali della Coppa Brema, dove le prime otto squadre d’Italia (maschile e femminile) in base al punteggio ottenuto in qualifica, daranno vita alla finale nazionale, che si disputerà alla fine del mese di gennaio. Questo appuntamento, ormai è considerato dagli addetti ai lavori, come il vero campionato a squadre invernale, ma cosa vuol dire “La Coppa Brema ”?

Non tutti sanno che il 28 gennaio 1966 all’aeroporto di Brema precipitò al suolo, in fase di atterraggio, il velivolo della Lufthansa che trasportava 46 persone, di cui 7 atleti della nazionale azzurra, il loro tecnico Paolo Costoli ed il commentatore RAI, Nico Sapio. Nessun superstite.

Noi di NPI (dopo un lungo e paziente lavoro) vorremmo provare a raccontarvi cosa successe, affinché il vero spirito di questa competizione non sia solo il “toccare davanti”, ma anche rendere onore a questi atleti che venivano considerati come la nazionale più forte che l’Italia avesse mai espresso dal dopoguerra.

Il 1965 era stato un anno d’oro per il nuoto azzurro, uscivamo vincenti dal “Sei Nazioni” davanti ad Inghilterra e Germania Ovest, con una rinnovata forza e la consapevolezza di avere finalmente un gruppo di giovani validi per guardare con ottimismo al futuro, guidati da un capitano entusiasta e veloce come Bruno Bianchi, da un ex-primatista europeo nei 100 dorso, Dino Rora, che puntava a riprendersi lo scettro continentale e Sergio De Gregorio che risultava terzo nelle graduatorie europee dei 200 sl. Il palcoscenico di Brema, meeting importantissimo che richiama nuotatori americani, australiani e giapponesi, rappresentava quindi il trampolino ideale per una consacrazione internazionale.

In pieno fermento da convocazioni, nel gennaio ’66 iniziano a circolare i nomi della pattuglia che avrebbe rappresentato l’Italia; Bruno Bianchi e Dino Rora (FIAT Ricambi), Amedeo Chimisso (R.N. Patavium) che sta esplodendo nel dorso e nei misti, De Gregorio (Roma Nuoto) che viene “premiato” per essere al momento il miglior nuotatore d’Italia, per il settore femminile il primo nome è quello di Luciana Massenzi (Roma Nuoto), dorsista, alla quale andrà ad aggiungersi qualche altra ragazza.
Come spesso accade però, è un piccolo avvenimento che può cambiare la vita delle persone, ed anche questa volta il destino, beffardo, mette la sua mano sulla scelta degli atleti e del tecnico, decidendo chi avrà salva la vita e chi purtroppo, No.

E così che il presidente federale Parodi, suggerisce il nome di Daniela Samuele (Can. Olona) farfallista e mistista, di cui conosce bene i sacrifici a cui si sottopone per poter nuotare, ed all’ultimo spunta il nome di Carmen Longo (R.N. Bologna) ranista, che si mette in evidenza per gli ottimi tempi che sta nuotando, andrà anche lei a Brema; purtroppo. Il gruppo è così completo, il tecnico non sarà Bubi Dennerlein come inizialmente comunicato, ma Paolo Costoli, molto popolare per la sua personalità ed il suo passato, è stato il più famoso nuotatore italiano dell’anteguerra, oltre ad essere l’allenatore di De Gregorio e Massenzi. SI PARTE! Nel contempo si apprende la notizia che il meeting sarà trasmesso in eurovisione.

Curiosamente, da questo gruppo rimangono esclusi i laziali Daniela Beneck e Pietro Boscaini cui il loro tecnico esprime parere negativo in merito alla loro partecipazione al meeting, in quanto completamente fuori condizione, dovranno a lui la loro vita, mentre la “numero uno” di farfalla e misti, Elisabetta Noventa deve ringraziare un esame universitario improrogabile.

Il ritrovo è previsto a Milano, con partenza da Linate, ma l’aeroporto è chiuso per nebbia, bisognerebbe andare a Brema in treno, ma i nuotatori non sono contenti in quanto il viaggio risulterebbe troppo lungo, la federazione trova comunque una soluzione, un aereo della Swissair partirà ugualmente facendo scalo a Zurigo, da lì si potrà raggiungere Francoforte e poi Brema. Gli azzurri, ai quali si era aggiunto all’ultimo il telecronista RAI, Nico Sapio, arriveranno a Zurigo e poi da lì a Francoforte, ma perderanno fatalmente la coincidenza per Brema, aspetteranno il volo successivo che si schianterà al suolo.
In un’ Italia di 40 anni fa, dove non esisteva internet, telefonia mobile e televisione via cavo, la notizia all’inizio passò abbastanza inosservata, anche perché la nostra nazionale non doveva trovarsi su quel volo, ma una ridda di voci che rimbalzavano sempre più insistenti anticiparono quanto le autorità tedesche avrebbero da lì a poco confermato.

In varie città d’Italia, da Torino, a Roma, a Bologna, a Milano, a Venezia, a Trieste, qualcuno con la morte nel cuore fu costretto ad informare famiglie, che non volevano e non potevano credere a certe parole.
Il padre di Daniela Samuele, fuori città per lavoro, apprese della sciagura dai giornali in edicola il giorno successivo.

Questo è il motivo per cui la Federazione, per commemorare la memoria di questi atleti, ha ideato la “Coppa Brema”, inizialmente riservata a quelle società che avevano perduto i loro ragazzi per colpa di un destino nefasto.
Venne successivamente aperta a tutte le squadre, nella formula che noi oggi conosciamo.

I CADUTI DI BREMA

BRUNO BIANCHI (FIAT RICAMBI), nato a Trieste il 26 – 9 – 1943, capitano della nazionale, tre volte campione italiano assoluto nei 100 e 200 s.l., più volte primatista italiano, vanta ben 40 presenze in azzurro con due partecipazioni olimpiche Roma ’60 e Tokyo ’64 dove arrivò ottavo con la staffetta 4 x 200 s.l.Il nuovo impianto natatorio di Trieste è a lui dedicato.

CHIAFFREDO “DINO” RORA (FIAT RICAMBI), nato a Torino il 5 – 3 – 1945, allora era una dei quattro nuotatori italiani ad aver detenuto il record europeo nei 100 dorso con 1’01”9. Quindici titoli assoluti e tredici primati italiani di cui 5 individuali nei 100 e 200 dorso. Vanta 15 presenze in azzurro con una partecipazione olimpica a Tokyo ’64 dove raggiunse la finale in staffetta.
La piscina di Torino della SISPORT FIAT porta il suo nome.

SERGIO DE GREGORIO (ROMA NUOTO), nato a Roma il 24 – 2 – 1946, aveva conquistato cinque titoli assoluti nei 200 – 400 – 1500 s.l. e 16 record di cui 8 individuali. Vanta 16 presenze in azzurro con una partecipazione olimpica a Tokyo ’64 dove raggiunse la finale in staffetta.
Nuotopuntoit www.nuoto.it

AMEDEO CHIMISSO (R.N. PATAVIUM), nato a Venezia il 26 – 10 – 1946, detentore della miglior prestazione “ognivasca” nei 200 misti, stabilita due giorni prima della tragedia con 2’24”2; si distingueva molto bene anche nel dorso.
Era all’alba della sua esperienza azzurra con una sola presenza.

LUCIANA MASSENZI (ROMA NUOTO), nata a Roma il 22 – 11 – 1945, aveva conquistato 4 titoli assoluti nei 100 dorso e sei volte primatista italiana nella medesima distanza. Vanta 10 presenze in azzurro.

CARMEN LONGO (R.N. BOLOGNA), nata a Bologna il 16 – 8 – 1947, aveva conquistato 4 titoli assoluti nei 100 e 200 rana, primatista italiana nei 200 rana. Vanta 4 presenze in azzurro.
La piscina di Bologna porta il suo nome.

DANIELA SAMUELE (CAN. OLONA), nata a Genova l’ 11 – 9 – 1948, mistista e delfinista non aveva ancora vinto un titolo assoluto al cospetto di una brillante carriera giovanile. I suoi primati personali erano di 1'13"6 nei 100 delfino e 6'01"8 nei 400 misti. Vanta 2 presenze in azzurro.La piscina di Milano porta il suo nome.

PAOLO COSTOLI (All. ROMA NUOTO), nata a Firenze il 12 – 6 – 1910, è stato il più forte nuotatore italiano dell’anteguerra, due medaglie di bronzo agli Europei del ’31 e due medaglie d’argento agli Europei del ’34 nei 400 e 1500 s.l., 14 titoli assoluti e 11 record italiani e quattro scudetti vinti come pallanotista nelle file della R.N. FLORENTIA.

NICO SAPIO (Cronista RAI), nato a Genova, si unì alla Nazionale all’ultimo momento, doveva commentare le gare per la televisione italiana, in quanto il meeting veniva trasmesso in Eurovisione. Ogni anno l’omonimo trofeo internazionale di Genova, commemora la sua figura.

 

IL CENTRO NUOTO TORINO veste